il giornale d'Italia

Giuseppe Selvaggi da "Il Giornale d'Italia" by Paola Valori

Questo libro di un architetto, Michele Valori, è un libro su un architetto. Suoi sono i testi, ed il titolo che è sigillo sulla sua opera di ideatore di case. Postumi sono il montaggio di materiali destinati ad altre elaborazioni, o all'intimo familiare sino ai nipoti dei nipoti.

La Casa è sempre nel cuore mentale di un architetto. Per Michele Valori, leggendo questo libro oltre gli stessi testi, come nel suo sottosuolo, scavando per costruirci muri e tetti, il terminale, poetico e sociale, è l'abitazione dell'uomo: dalla casa, singolo nucleo di affetti e segreti, il chiuso della casa, al gradino comunitario più allargato, il moderno "condominio", poi al Quartiere. Alla Città. Al gran resto che insieme unisce e determina le solitudini dell'uomo. Michele Valori, in un gioco di verità, distribuisce la "Posta fatta in casa" nel circuito chiuso, ma sconfinato sul futuro, con mittente il Padre, cioè l'atto di partenza del nucleo familiare, destinatarie le figlie, ossia il futuro in spazio e tempo. C'è in questo gioco una ideologia avveniristica sull'Urbanesimo, quale gli sviluppi umani impongono. 
Michele Valori concepisce l'abitazione inviolabile, simultaneamente spalancata sugli altri, la Città e il Mondo. Valori sa che l'uomo si avvia, tra grattacielo e sotterranei, a un mondo-alveare. La vittoria dell'uomo, e quindi del progettatore, come Valori, è dare sicurezza intima alla casa e insieme certezza di dialogo. La sua vita di architetto è centralizzata sul rapporto tra abitazione e quartiere: la famiglia come "covata", aperta nelle solidali necessità della vita associata. Questo libro, nelle apparenze distanti dai rigori delle geometrie e dei calcoli, risulta nelle conclusioni d'insieme una realistica fantasia sull'avvenire delle Città. Il libro è una parabola, sin nella busta che offre il titolo: il gioco del vivere sarà felice, se felice è la partenza: l'antica "casa mia". Michele Valori architetto, è autore di Futuro: la casa orto chiuso come necessità per resistere e costruire l'avvenire dell'abitabilità per chissà quali Spazi-Quartieri. Si, sino agli alveari stellari in cui un giorno-notte abiteremo. La libertà di una lettera fatta e distribuita in casa, ed è il simbolo, vorrà dire la libertà ovunque e comunque. Valori sapeva questa responsabilità dell'Urbanista nel futuro. Qui ce la narra, giocando e amando. 
Giuseppe Selvaggi da "Il Giornale d'Italia", 23.VII.1997