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Michele Valori a Palazzo Lanfranchi, Matera

GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Matera, 15 maggio 2014 

Dare luogo a nuove condizioni di vita, tenendo in debito conto l’ambiente, lo spazio architettonico, il modo di abitare. Secondo questo indirizzo, nell’Italia del dopoguerra le realizzazioni principali furno quelle legate alla cosiddetta “città pubblica”. Un esempio su tutti, un programma dell’Ina -Casa, che interessò l’intero Paese riallacciandosi ad una precisa idea di vita, quella del borgo. Equilibrata razionalità del costruire che si spingeva a rivisitare il passato in chiave di recupero della tradizione e dell’identità che da essa ne derivava. Stagione etichettata con il termine “Neoralismo”, contrapposto al monumentalismo fascista.

Il borgo per eccellenza, in quegli anni, divenne La Martella. Progetto di vita più che di imprese edili che evoca nomi importanti come Adriano Olivetti e Ludovico Quaroni. Al loro fianco lavorò anche un giovane urbanista, Michele Valori, tra l’altro vincitore del concorso del mai realizzato villaggio di Torre Spagnola.  

Giovedì 15 maggio 2014, alle ore 17.30, presso il Palazzo Lanfranchi di Matera, presentazione del libro Michele Valori Taccuini di Architettura pubblicato per i tipi della Gangemi editore.